Lo Stile Ottoniano rifletteva la volontà di affermazione del Sacro Romano Impero.
Furono costruite chiese dalle proporzioni imponenti, monumentali, introducendo innovazioni nelle tecniche di costruzione, nelle strutture e nelle tipologie.

Le origini
La Dinastia Ottoniana iniziò sotto il governo di Ottone il Grande e continuò fino alla metà dell’XI secolo.
Ottone il Grande fu Re tedesco dal 936 d.C. e Imperatore del Sacro Romano Impero dal 962 d.C.; grazie a lui, l’istituzione politica fu rafforzata dall’unione dei poteri reali a quelli della Chiesa.
Gli imperatori ottoniani volevano essere ricordati per la loro grandezza, ciò portò a una rinascita delle arti e dell’architettura dell’epoca (Rinascimento Ottoniano), dopo anni di invasioni barbariche.

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Otto_I,_Holy_Roman_Emperor#/media/File:Christ_Magdeburg_Cathedral_Met_41.100.157.jpg
Architettura Ottoniana
L’architettura ottoniana introdusse innovazioni nelle forme, nelle strutture e nelle tecniche costruttive, ampliando ed elaborando le figure carolingie piuttosto che sviluppando un nuovo stile.
I semplici volumi carolingi si evolvono in un sistema complesso, l’interesse tipico per la superficie muraria e l’organizzazione geometrica dello spazio interno sono alcune caratteristiche successivamente approfondite dall’architettura romanica. Si sviluppò anche il culto delle reliquie e le cripte furono poste su un unico livello rispetto alla navata centrale.

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/File:Hildesheim-St_Michaels_Church.interior.01.JPG
Caratteristiche delle Chiese Ottoniane
Derivante dal Carolingio:
– pianta longitudinale;
– coro lungo, talvolta doppio e opposto;
– westwerk (avancorpo);
– cripte;
– monumentale, riferito all’imperatore.
Derivante dal Paleocristiano:
– basilica era la tipologia che si riferiva alle chiese, a pianta centrale per i battisteri;
– volumi semplici come cilindri, parallelepipedi, coni e piramidi;
– grandi finestre ad arco;
– deambulatori intorno al coro.
Derivanti dal Bizantino:
– galleria femminile rivolta verso la navata centrale;
– massicci pilastri rettangolari tra le colonne disposti in modo regolare;
– capitelli scolpiti;
– uso delle proporzioni.
Nuovi elementi:
– forme massicce derivate dalla combinazione di volumi geometrici;
– aspetto solido e forte derivato dallo spessore dei muri;
– doppio transetto nei lati corti;
– l’ingresso è stato collocato sul lato;
– una grande torre che parte dalla volta a crociera dell’ultimo transetto;
– uso del pilastro più che della colonna;
– spazi suggestivi e affascinanti derivati dall’alternanza di pieni e vuoti;
– un complesso studio degli effetti di luce.

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Arte Ottoniana
L’Arte Ottoniana rifletteva la volontà di affermare una linea imperiale romana di carattere sacro che collegava la dinastia reale ai sovrani cristiani della tarda antichità come Teodorico e Giustiniano e ai loro predecessori carolingi, in particolare Carlo Magno. Lo stile, generalmente imponente e pesante, è influenzato da quello tardo-romano, carolingio e bizantino (anche se all’inizio è meno sofisticato degli equivalenti carolingi).
I dipinti superstiti di questo periodo sono per lo più illustrazioni di manoscritti miniati, murali e frammenti di affreschi.
Le officine monastiche rappresentavano il punto di origine dell’Arte Ottoniana, rinomata anche per la lavorazione dei metalli.

La croce è una componente illustre del Tesoro della Cattedrale (Aachen Cathedral Treasury) di Aquisgrana, in Germania.
Fonti:
https://www.britannica.com/art/Western-architecture/Ottonian-period
https://www.khanacademy.org/humanities/medieval-world/carolingian-ottonian/ottonian1/a/ottonian-art-an-introduction
https://courses.lumenlearning.com/boundless-arthistory/chapter/the-ottonians/
https://human.libretexts.org/Bookshelves/Art/Book%3A_Art_History_%28Lumen%29/16%3A_Early_Medieval_Europe/16.04%3A_The_Ottonians