Il Terzo Stile Pompeiano, chiamato anche Stile Ornamentale, divenne famoso in quanto si proponeva di reagire all’austerità degli stili precedenti.

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Forme decorative paesaggistiche ed architettoniche
Il Terzo Stile è una reazione all’austerità del periodo precedente. È caratterizzato da decorazioni più figurative e ricche di colori e dettagli, con una sensibilità decorativa diffusa e con l’obiettivo di raggiungere grande raffinatezza nelle esecuzioni. Questo stile è tipicamente noto per la sua sobria eleganza.
Si basava su regole rigide e la simmetria era dettata dall’elemento principale, che divideva la parete in 3 zone orizzontali e da 3 a 5 zone verticali. Le zone verticali sarebbero state divise in seguito per l’uso di motivi geometrici o colonne sottili, motivi leggeri di uccelli o animali semi-fantastici raffigurati sullo sfondo. Piante e animali egizi erano spesso utilizzati per arricchire l’intero dipinto.

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Questi dipinti furono migliorati con motivi lineari morbidi, spesso monocromatici, che presero il posto del mondo tridimensionale del Secondo Stile. L’immagine qui sotto ne è un esempio e si trova nella Villa di Livia a Prima Porta, vicino Roma.

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Fantasia e Architettura
Il Terzo Stile era comunque architettonico, ma piuttosto che raffigurare elementi architettonici plausibili e presenti nella realtà quotidiana, proponeva colonne e frontoni fantastici e stilizzati che potevano esistere solo in una parete immaginaria
L’architetto romano Vitruvio non era un entusiasta della pittura del Terzo Stile e ne criticava la rappresentazione di mostruosità piuttosto che di cose reali: “per esempio, al posto delle colonne si mettono canne, al posto dei frontoni appendici scanalate con foglie arricciate e volute, candelabri che sorreggono rappresentazioni di santuari, e in cima ai loro frontoni numerosi steli teneri e volute che crescono dalle radici e su cui siedono insensatamente figure umane…” (Vitr. De arch. VII. 5.3).
Scene mitologiche, paesaggi, templi, dolci colline erano comunemente utilizzati nel Terzo Stile.
Il Terzo Stile introdusse anche temi e immagini egizie, tra cui scene del Nilo, divinità e motivi egizi.

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