Vittorio Gregotti (1927-2020)

Architetto italiano, è stato docente in molte università italiane e straniere e direttore di alcune importanti riviste. Vittorio Gregotti ha vinto premi internazionali ed è unanimemente considerato un referente tra Modernismo e Postmodernismo.

Vittorio Gregotti
Vittorio Gregotti

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Gregotti#/media/File:Vittorio_Gregotti_1975.jpg

Vittorio Gregotti, un intellettuale


Nato a Novara nel 1927 da una famiglia di origine lituana, Vittorio Gregotti inizia a lavorare nella fabbrica tessile del padre, dove impara il valore del lavoro collettivo e della discussione. In seguito poté recarsi a Parigi e lì, dopo una visita allo studio dei fratelli Perret, decise di studiare architettura. Dopo la laurea al Politecnico di Milano, collabora prima con Ernesto Nathan Rogers, poi con Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino. Qualche anno dopo ha aperto un proprio studio a Milano, il rinomato Gregotti Associati International, protagonista di numerosi progetti internazionali. Ha lavorato come direttore della Biennale di Venezia, redattore capo di “Casabella” e professore di composizione architettonica all’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Gregotti è morto di polmonite nel 2020, dopo aver contratto il Covid-19. La sua eredità ha e molto probabilmente influenzerà profondamente l’architettura successiva.

Vittorio Gregotti al Festival dell'Economia di Trento, 2016.
Vittorio Gregotti al Festival dell’Economia di Trento, 2016.

Fonte immagine: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=49211328

Modernismo and Postmodernismo

Nel corso della sua carriera, l’architetto italiano entrò in contatto con i più grandi maestri del Modernismo, come Le Corbusier, Cornelis van Eesteren, Walter Gropius e Henry van de Velde. Sviluppò e pubblicò la sua idea in “Contro la Fine dell’Architettura”, in cui denunciava il ruolo postmoderno dell’architettura. Secondo Gregotti l’architettura è diventata un mero fatto estetico e un mezzo di comunicazione. L’architettura è quella componente fisica della città che fa parte di un sistema complesso, radicato in un habitat. Quindi, la strutturazione dell’habitat attraverso il progetto richiede non solo una visione artistica e creativa, ma anche l’integrazione del concetto di natura e ambiente, come valore aggiunto. L’architettura di Gregotti si caratterizza per l’uso di uno stile razionalista, in cui ordine, simmetria e ripetizione sono elementi fondamentali. Questo concettualismo compositivo è perfettamente bilanciato per stabilire un dialogo tra geografia e forma architettonica.

Il Centro culturale di Belém, una scultura vicino a uno dei patii/ingressi del centro culturale.
Il Centro culturale di Belém, una scultura vicino a uno dei patii/ingressi del centro culturale.

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Bel%C3%A9m_Cultural_Center

Il Campus dell'Università della Calabria è stato originariamente progettato da Vittorio Gregotti e Dänen Martensson.
Il Campus dell’Università della Calabria è stato originariamente progettato da Vittorio Gregotti e Dänen Martensson.

Fonte immaginehttps://en.wikipedia.org/wiki/University_of_Calabria

La trasformazione di Milano

A Vittorio Gregotti si deve il merito di aver contribuito a cambiare il volto e il ruolo internazionale di Milano, proiettandola in una dimensione del tutto nuova. In questa città ha sviluppato una delle principali proposte del suo tempo, il progetto per l’area Bicocca di Milano. Questo progetto ha trasformato la vecchia area industriale Pirelli in un nuovo Centro Tecnologico Integrato e Multifunzionale. Attraverso una meticolosa analisi dell'”habitat”, decise di collegare lo spazio urbano con la struttura della fabbrica esistente, rendendo omaggio alla trama storica. Questo intervento a Milano è considerato una delle più grandi riqualificazioni urbane in Europa, interessando un’area di 700.000 metri quadrati. Ha generato un’identità propria per la città, configurandosi come quartiere autonomo e come nuova zona di centralità.

Vittorio Gregotti, Università Milano Bicocca, Edificio U1.
Vittorio Gregotti, Università Milano Bicocca, Edificio U1.

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/University_of_Milano-Bicocca

Teatro degli Arcimboldi

Il “Teatro degli Arcimboldi” è un altro dei progetti più rilevanti di Gregotti a Milano. Questo imponente teatro può ospitare fino a 2.400 spettatori e si estende su una superficie di oltre 18.000 metri quadrati. Realizzato in cemento e intonaco chiaro che contrasta con la base in granito nero, questo progetto è fedele allo stile moderno e razionalista di Gregotti. Linee semplici compongono un complesso architettonico a tre volumi, dominato da una torre di osservazione alta 40 metri, da un atrio a due piani con due file di gallerie e da una cortina inclinata che si affaccia sulla piazza.

The facade of "Teatro degli Arcimboldi" in Milan.
La facciata del Teatro degli Arcimboldi a Milano.

Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/e9487583-7655-4ce1-a14d-b29b0f72f340 by gozzo


Fonti:
https://www.floornature.com/teatro-degli-arcimboldi-gregotti-associati-4418/

https://divisare.com/projects/344543-gregotti-associati-federico-tagliabue-milano-bicocca

https://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Gregotti#La_citt%C3%A0_visibile_(Torino,_1991)

https://www.wallpaper.com/architecture/italian-architect-vittorio-gregotti-obituary

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