Neoespressionismo ( dagli anni ’80 ad oggi )

Il Neoespressionismo si basa principalmente sul movimento espressionista tedesco e si è diffuso rapidamente in altre parti d’Europa e negli Stati Uniti.

Quadro Neoespressionista, Hope di Julian Schnabel. Il dipinto si presenta quasi offuscato, con diverse figure inquietanti realizzate in colori brillanti e che si contrastano tra loro.
Hope di Julian Schnabel ( del 1982 ).
Fonte immagine: https://alchetron.com/Neo-expressionism

Il Neoespressionismo in architettura 

L’architettura neoespressionista è legata ad alcune strutture davvero uniche. Questo movimento architettonico lavorava su edifici pubblici di grandi dimensioni, come musei e sale da concerto. Gli architetti espressionisti volevano creare edifici utili a evocare sentimenti o emozioni. L’architettura neoespressionista è soggettiva; è più facile definirla in quattro punti:

  • Tende a stare lontano dal rigore geometrico.
  • Non si basa sugli stili del passato.
  • È molto personale.
  • Le sue strutture tendono a essere opere uniche dei loro creatori.

Maestri del Neoespressionismo 

Eero Saarinen  ha iniziato la sua carriera con un apprendistato e una collaborazione con il padre. La sua commissione più importante è stata il TWA Flight Center, che può essere considerato l’apice delle sue opere precedenti, una dimostrazione della sua arte neoespressionista e della meraviglia tecnica degli involucri di cemento.

Centro di volo TWA aperto a NYC, ideato da Eero Saarinen.
Centro di volo TWA aperto a NYC – 1962 di Eero Saarinen
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/159d9a45-cffd-4415-942c-68f9e41e529e di Kai Brinker 

Dama Zaha Mohammad Hadid è la regina indiscussa dell’architettura iconica contemporanea. È stata la prima donna a ricevere il Premio Pritzker per l’architettura, nel 2004. I progetti di Hadid sono caratterizzati da qualità formali dinamiche, con linee sinuose e curve. Uno dei suoi progetti è il MAXXI di Roma.

MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo ( dal 1998 al 2010 ), Roma, Italia.
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo ( dal 1998 al 2010 ), Roma, Italia.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/fe19a1cd-c0e7-4e50-b4fc-9b2ed11dbee8 di corno.fulgur75 
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Foto dell'interno del museo, scala in metallo.
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo ( dal 1998 al 2010 ), Roma, Italia.
Fonte immagine: https://search.creativecommons.org/photos/624a286c-b6e0-481d-9fd1-244ec0041c39 di corno.fulgur75 

Pittura Neoespressionista 

Il neoespressionismo si diffonde in tutta la Germania, dove le nuove generazioni sentono il bisogno di distinguersi da un passato di orrore costituito dagli innegabili atti del regime nazista durante la guerra. Si caratterizzò per un ritorno alla figurazione in opere espressive, gestuali e talvolta sfacciatamente aggressive.

Galerie Michael Schultz, Mostra d'arte del Neoespressionismo tedesco.
Galerie Michael Schultz, Mostra d’arte del Neoespressionismo tedesco.
Fonte immagine: https://www.schultzberlin.com/de/news/neo-expressionism-german-art

Neue Wilden

Neuen Wilden, o “Nuovi Selvaggi”, era un gruppo di pittori espressionisti tedeschi, attivi negli anni Ottanta a Berlino e in Germania. Il termine include l’arte neo-espressiva tedesca degli anni Ottanta; le città più rilevanti per il movimento furono Berlino, Amburgo e Colonia. Talvolta il termine viene utilizzato anche per indicare il neoespressionismo internazionale. Il termine è passato a descrivere un gruppo di artisti più giovani, seguaci di una pittura “urlata” e gestuale, dai toni violentidissonanti.

Quadro neoespressionista di Georg Baselitz chiamato Cena a Dresda. Dipinto che si presenta quasi come una fotografia sfocata di quattro uomini dall'aspetto spaventato e sconvolto, realizzati con colori brillanti e grande espressività.
Di Georg Baselitz, Nachtessen in Dresden [Cena a Dresda] 1983.
Fonte immagine: https://www.theguardian.com/books/2007/sep/22/art.art di (Norman Rosenthal, The Guardian, 2007)

Neoespressionismo in Italia 

Nel 1979, il critico d’arte e curatore italiano Achille Bonito Oliva lavorò a un’introduzione per una mostra da lui organizzata nella città di Genazzano. Intitolata “Le Stanze“, la mostra ospitava un piccolo gruppo di giovani pittori le cui opere sembravano richiamare la pittura espressionista in un momento in cui l’arte concettuale dominava le tendenze artistiche. Per parlare della loro arte, Oliva ha usato il termine “Transavanguardia“.

L’ozio di Sisifo, quadro Neoespressionosta di Sandro Chia, ormai parte della collezione permanente del MoMA, a New York.
L’Ozio di Sisifo, Sandro Chia, 1981, Collezione permanente del MoMA, New York.
Fonte immagine: https://www.chegg.com/flashcards/neo-expressionism-1a85c4e1-603f-4da9-8549-b92be517a50b/deck

Fonti: https://www.britannica.com/art/Neo-Expressionism
https://www.theartstory.org/movement/neo-expressionism/

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