Diverse tribù germaniche si insediarono in Europa, combinando le tradizioni romane, paleocristiane e barbariche per creare lo stile noto come un primo passo per uscire dai “Secoli bui”.

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Europa occidentale
I merovingi, i Carolingi e gli ottoniani
Queste dinastie franche vollero grandi edifici con pietre tagliate con precisione e piante che ricordavano quelle delle Basiliche romane. La struttura si basava su una combinazione di blocchi utilizzati per formare uno spazio interno complesso e una ricca silhouette esterna, che può essere considerata un’anticipazione dell’enfasi verticale e di altri tratti distintivi dello Stile Romanico.
Gli elementi architettonici comuni a questo stile sono
- archi a tutto sesto;
- volte a botte;
- pilastri e navate laterali con gallerie sovrastanti;
- archi semicircolari come finestre, porte e portici;
- portali ornati intorno alla porta principale, denominati timpani.

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In Europa, la tradizione architettonica romana sopravvisse e i Franchi continuarono a costruire grandi edifici in pietra come monasteri e palazzi.
L’unificazione del regno franco, sotto Clodoveo I, evidenziò la necessità di chiese; quelle precedenti erano ora le sedi del potere dei Merovingi, che volevano proseguire con la tradizione basilicale romana.
La dinastia merovingia fu sostituita da quella carolingia, che portò l’Architettura Carolingia nel Sacro Romano Impero. Queste dinastie franche successive diedero il loro contributo all’Architettura Romanica.

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Nel Nord Europa
Gli ANGLO-SASSONI
L’identità anglosassone si formò nell’Europa settentrionale, ponendo enfasi sull’intricata lavorazione dei metalli, sull’intaglio dell’avorio, sulla scultura e sui manoscritti miniati con pergamene vegetali che combinavano tradizioni celtiche e vichinghe. L’architettura religiosa era di solito semplice e modesta, senza decorazioni.

Fonte immagine: https://en.wikipedia.org/wiki/Anglo-Saxon_reliquary_cross
Nel frattempo nel Sud Europa
i visigoti, i normanni e i longobardi
I segni dello stile preromanico in Spagna e Portogallo provengono dall’arte visigota, che introduce gli archi a ferro di cavallo nello Stile Moresco e migliora la gioielleria.

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L’Italia beneficiò anche degli Arabi e dei Normanni, che diedero un importante contributo alla prima metà del periodo Romanico. La parte esterna dei loro edifici era ornata da numerosi arcate cieche denominate “bande lombarde” (o archi ciechi “alla lombarda), accompagnate da muri spessi e privi di sculture. L’interno era invece solitamente caratterizzato da mosaici iconografici e affreschi.

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Fonti: https://courses.lumenlearning.com/boundless-arthistory/chapter/romanesque-architecture/